teatro del canovaccio

Il teatro come la televisione!

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eliana8
view post Posted on 20/10/2010, 03:25




Una volta gli attori con la A maiuscola entravano nelle case di tutti gli italiani con gli sceneggiati della RAI. Erano gli anni 60' e 70' gli anni in cui i teleromanzi avevano il merito di far conoscere alla gente comune oltre ai capolavori della letteratura universale (incrementandone le vendite), i grandi nomi del teatro: Anna Magnani, Gian Maria Volonté, Anna Proclemer, Giancarlo Giannini, Arnoldo Foà, Loretta Goggi, Ugo Pagliai, Carla Gravina, Rossella Falk, Paola Pitagora, Sergio Fantoni, Ottavia Piccolo, Umberto Orsini, Anna Maria Guarneri, Lea Massari, Lea Padovani e altri ancora...

Una volta la televisione era cultura è gli attori che facevano televisione venivano tutti dal teatro.

Oggi il meccanismo si è completamente ribaltato. Sono i personaggi televisivi che spesso interpretano i ruoli dei protagonisti... e non solo nelle fiction televisive, ma, quel che è ancor più grave, anche negli spazi teatrali.

Oggi il teatro, soprattutto quello sovvenzionato dallo Stato (cioè pagato da noi con le nostre tasse), è come la televisione: SPAZZATURA! E corri il rischio di ritrovare come protagonista, persino in un dramma Shakespeariano o Pirandelliano, la velina di turno o l'ultimo vincitore del grande fratello; e leggere articoli che ricordano la messa in scena dello spettacolo "I ragazzi irresistibili" per la presenza di Valeria Marini e non per quella di Mario Scaccia. Come se l'attrice fosse lei!

E la gente non lo paga il biglietto, non si scomoda da casa se non è certa di trovare a teatro tronisti, letterine, amici di Maria de Filippi, vincitori di isole dei famosi, di Xfactor, del grande fratello.

Oggi attori con anni e anni di teatro alle spalle vengono impiegati nei piccoli ruoli per esaltare e sostenere gente che non ha nemmeno la vaga idea di come si stia sulla scena.

Una volta la televisione pubblica aveva anche il compito di alfabetizzare il paese. Alberto Manzi, per esempio, con la trasmissione "Non è mai troppo tardi" ha insegnato agli italiani a leggere e a scrivere!

Poi... poi è arrivata la televisione commerciale. E la televisione pubblica si è messa al passo!

Oggi succede esattamente il contrario: la televisione analfabetizza rimpinzandoci di falsi bisogni e di notizie che servono a distogliere la nostra attenzione dalle tematiche serie. E la gente crede che le cose importanti da sapere siano il gossip dei vip, il nuovo commissario tecnico della nazionale, le vicende giudiziarie di Corona e che per contare nella vita bisogna avere l'abbigliamento firmato, le labbra della Parietti, le natiche della Belen, il seno dell'Arcuri, il linguaggio forbito del tronista, un amante potente. Le ragazzine, nel migliore dei casi, sognano di partecipare e vincere a Miss Italia, i ragazzini invece sognano di emulare le imprese eroiche di Fabrizio Corona.

Una volta la televisione era come il teatro: cultura, talento, fatica; oggi il teatro è come la televisione: gossip, raccomandazioni, degrado morale.


Godetevi questa intensa interpretazione di Valeria Marini!



Edited by eliana8 - 20/10/2010, 15:23
 
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