teatro del canovaccio

PEPPE VOLTARELLI ...distratto ma però! CLICCA QUI!

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eliana8
view post Posted on 17/4/2008, 01:02




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Peppe Voltarelli
in duo con
Antonello Messina



Peppe Voltarelli - voce, chitarra acustica,
Antonello Messina – pianoforte, fisarmonica, bandoneon



distratto ma però il concerto acustico
tour autunno 2007 / inverno 2008




L’esordio discografico come solista di Peppe Voltarelli è “Distratto Ma Però”. Il cd (che vanta la presenza di molti special guests come Sergio Cammariere, Roy Paci, Pau dei Negrita, Finaz della Bandabardo’, Giancarlo Cauteruccio) colleziona un pugno di tracce che mettono insieme diversi mondi ispirativi: la ricerca etnica, l’istinto cantautorale, la predisposizione alla canzone.

Dopo il tour estivo 2007 legato all’uscita del primo disco solista ( all’indomani della fine del sodalizio con Il Parto delle Nuvole Pesanti), Peppe Voltarelli torna in concerto; questa volta con una proposta assolutamente spiazzante.

Una serie di appuntamenti live condivisi con uno dei nomi di maggior prestigio del panorama jazz italiano: Antonello Messina. Con il pianista e fisarmonicista, Peppe Voltarelli ripropone, nei club e nei teatri italiani, tutto il materiale presente nell’album “ Distratto Ma Però’”. Le canzoni, arrangiate e prodotte artisticamente, nel cd, da Finaz, chitarrista di Bandabardò, ora godono di nuova vita perché vengono offerte al pubblico in una veste “spregiudicamene” inedita.

Il cantautore, insieme ad Antonello Messina, rilegge, in termini acustici, i brani e scandaglia tutti i lati più intimi delle composizioni. La via migliore, forse, per dare risalto (e spessore ) ai testi e alle parole di Peppe Voltarelli, sospesi tra narrazione ed elegia, tra cronaca e sogno, tra realtà e illusione, tra impegno sociale e utopia, tra strada e bellezza. La chitarra incalza il piano e segue i passi nostalgici di una fisarmonica, lo strumento chiamato ad evocare, accanto al legame con la terra (e con la storia passata), l’urgenza creativa figlia della ricerca linguistica dei settanta o della poesia di Claudio Lolli e Luigi Tenco. Si danza un ballo “lento” che poggia, però, su un solido e concreto substrato di sangue e istinto. Si porta in volo la musica tra i dubbi e le perplessità del quotidiano.

L’idea di Peppe Voltarelli e Antonello Messina di dividere lo stesso palco, fa nascere una performance dal forte potere di coinvolgimento, con il suono ricondotto a valori di notevole complicità emotiva. La scaletta delle esibizioni, al di là della ripresa totale del contenuto di “Distratto Ma Pero’”, si arricchisce, poi, anche di altri contributi: ad esempio gli omaggi resi ai grandi nomi della nostra storia musicale, in un percorso ideale che partendo da Domenico Modugno arriva a Rino Gaetano.

Voltarelli – Messina: la voce figlia della grande tradizione melodica italiana incontra la sottile poesia del jazz.

Per completare il quadro non possiamo tralasciare l’attitudine alla messinscena: i “vuoti” lasciati dall’assenza di una band istituzionale, sono colmati da passi di tango e “acrobazie”, da salti da “fermo” e da immobilità espressiva. Questo, per affermare che, oggi, si dice già tutto con il corpo; un corpo che “parla” attraverso moto, ondeggiamenti e… pratiche di atavica ritualità.

Rivivono, cosi, in concerto, le esperienze extra – musicali di Peppe Voltarelli; il teatro (” Roccu u Stortu”, “Voleva Fare l’Artista”, il recital – omaggio a Domenico Modugno e “L’Ultima Notte di Medea”) e il cinema (“Doichlanda”, documentario sui lavoratori italiani in Germania e “La Vera Leggenda di Tony Vilar”, film selezionato dai più importanti festival cinematografici nazionali ed internazionali, da La Festa del Cinema di Roma al Tribeca Film Festival di Robert De Niro a New York, dal Festival del Cinema Italiano di Sydney in Australia al Festival di Calgary in Canada).

21 22 23 aprile
Teatro del Canovaccio


Via Gulli, 12 CT


infotel. 095.530761 329.2378979


PRENOTA IN TEMPO!!!




:abbraccio:

Peppe Voltarelli
scheda biografica


Cantante, autore di canzoni, attore, performer. Fondatore e frontman per quindici anni de Il Parto delle Nuvole Pesanti. Con questa band realizza sette dischi che contribuiscono al rinnovamento della musica rock italiana degli anni ’90 e partecipa a importanti eventi e rassegne, come il concerto del Primo Maggio a Piazza San Giovanni / Roma, il Premio Tenco, il Premio Ciampi, il Premio Salvo Randone.
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Collabora con musicisti come Teresa De Sio, Claudio Lolli, Davide Van de Sfroos, Roy Paci, Carlo Muratori, Ettore Castagna, Antonello Ricci, Amy Denio, Giancarlo Onorato.

A gennaio 2006 esce dal gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti per intraprendere la carriera solista.
Come primo progetto, realizza, e porta in scena (estate 2006), un recital sulla vita di Domenico Modugno dal titolo “Voleva Fare l'Artista”. Puntando sulla impossibilità di lasciarsi alle spalle le proprie origini e le proprie specificità, lo spettacolo rilegge, in chiave moderna, il repertorio di Domenico Modugno, ricordato in maniera ora tenera, ora scanzonata. Sul palco, una “porta dimensionale” permette la “proiezione” di ombre vive che, con l’insistenza su simboli e particolari, riconducono alla magica presenza del maestro, posto di fronte allo scorrere della sua vita d’artista.

L’esordio discografico (maggio 2007-KomArt Label/VENUS) da solista è “Distratto Ma Però”. Il cd (che vanta la presenza di molti special guests come Sergio Cammariere, Roy Paci, Pau dei Negrita, Finaz della Bandabardo’, Giancarlo Cauteruccio) colleziona un pugno di canzoni che mettono insieme diversi mondi ispirativi: la ricerca etnica, la vocazione cantautorale, la predisposizione alla canzone.

Il lavoro è preceduto dalla pubblicazione (solo per il circuito dei network radiofonici nazionali) del singolo “Italiani Superstar”. Il brano è in rotazione dal 16 aprile 2007.
Il tour estate 2007, “DISTRATTO MA PERO’ il concerto”, porta Voltarelli sui palchi delle più importanti rassegne italiane.

Il primo disco di Peppe Voltarelli entra nella rosa dei finalisti per la targa OPERE PRIME nell’edizione 2007 del premio TENCO. All’interno della prestigiosa manifestazione, l’artista è invitato ad esibirsi venerdì 09 novembre al Teatro Ariston di San Remo. E’ questa la prima tappa del nuovo tour autunno 2007: Peppe Voltarelli (chitarra e voce), in duo con Antonello Messina (piano e fisarmonica), rilegge in chiave acustica tutte le tracce di “Distratto ma Però”.

Dallo stesso album, viene estratto un nuovo singolo, “Turismo in Quantità”, in rotazione radiofonica dal 19 marzo 2008; il brano è accompagnato, per i canali musicali nazionali, dal relativo video firmato da Giuseppe Gagliardi e prodotto da Orsa Sas.

incursioni attoriali

Fonda a Bologna EMIR, ente musicisti italiani rilassati, organo indipendente di autori e agitatori culturali. Nel teatro collabora con Giancarlo e Fulvio Cauteruccio ( della compagnia teatrale Krypton, per la quale cura le musiche dell'opera “Roccu u Stortu”). Compone le musiche de “La Medea” per la regia di Giancarlo Cauteruccio: lo spettacolo, tratto da “La lunga notte di Medea” di Corrado Alvaro, va in scena, grazie alla compagnia Krypton, al festival Magna Grecia Teatri.
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Nel cinema realizza, insieme al regista Giuseppe Gagliardi, due lavori: “Doichlanda”, documentario sui lavoratori italiani in Germania, e il lungometraggio “La Vera Leggenda di Tony Vilar”, mockumentary musicale tratto da un soggetto ideato dallo stesso Voltarelli. Qui un cantautore italiano (interpretato proprio da Peppe Voltarelli) decide di mettersi sulle tracce, tra Buenos Aires e New York, di Tony Vilar, uno dei più famosi cantanti sudamericani degli anni ’60, sparito misteriosamente dalle scene dopo il successo planetario legato al celeberrimo brano “Cuando Calienta el Sol”.
Il film, presentato (nell’ottobre 2006) alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma e uscito nelle sale italiane nel novembre 2006, viene selezionato dal Tribeca Film Festival di Robert De Niro, New York -25 aprile / 6 maggio 2007 ed è in Australia ( giugno 2007), al Festival del Cinema Italiano di Sydney e in Canada ( settembre 2007), al Festival di Calgary.
Il brano “L’Anima è Vulata” (presente nel cd “Distratto Ma Però” e suonato al piano da Sergio Cammariere) è scelto per la colonna sonora de “L’Abbuffata”, il film di Mimmo Calopresti.


www.peppevoltarelli.it
www.myspace.com/peppevoltarelli



Antonello Messina
scheda biografica


Antonello Messina, pianista, fisarmonicista, bandoneonista e compositore, nasce a Palermo il 24 luglio 1969. All'età di dieci anni, intraprende lo studio del pianoforte classico e, subito dopo, lo studio del solfeggio e della teoria musicale con il maestro Guido Maduli, già docente del Conservatorio di Palermo.

Nel 1997, a conclusione dei corsi di armonia e composizione, l’artista, come autodidatta, si avvicina alla fisarmonica. Antonello Messina è dedito ad una intensa attività didattica come docente presso istituti musicali come L'Ottava Nota, scuola ideata e diretta dal chitarrista (e produttore discografico) Vincenzo Mancuso.



1986
”SIM Hi - Fi Ives” di Milano, la partecipazione con la diretta su “Rai Uno”;

1990
"Pangea Group", suona nella band con Edmondo Negri, Giuseppe Urso e Giovanni Messina;

1992
VideoClip "Falconara" -
”Monte Pellegrino Jazz Festival”;

1994
“Sicilian Jazz collection”, per la Splasc(h) Records, prima etichetta indipendente di jazz Italiano, partecipa alla raccolta con le composizioni "Holdsworthian" e "Selinunte”;

1996
"Perseo o della luce", con il gruppo "Kalsa" e per la “Iktius Jazz”, registra il cd pubblicato e distribuito in tutta Europa;

1998
”Trio Tango Jazz” , con Riccardo Lo Bue (contrabbasso) e Sebastiano Alioto (batteria), dà vita al progetto
che partecipa, con successo, a numerosi Jazz Festival -
”RAI Telethon 98” / Teatro Massimo di Palermo, suona con l” Orchestra Siciliana” -
“Womad Festival”, è con il “Nucleart Group” presso il Teatro di Verdura di Palermo (nello stesso teatro, prende parte anche all’evento “Palermo di Scena", sempre con l' “Orchestra Siciliana”;

1999
”Duo Buenos Aires”, è con il chitarrista Francesco Buzzurro;

2000
"Premio Cultura e TV “, suona, accompagnato dall'“Orchestra di Musica Contemporanea di Palermo” nella manifestazione presentata da Michele Mirabella e trasmessa da “Rai International” -
”EXPO mondiale “/ Jacob K. Javits Center di New York, accanto alla produzione musicale si sviluppa, in una concezione allargata di arte, anche l’avventura pittorica;

2001
”Castelbuono Jazz Festival“-
i concerti, in duo, con il fisarmonicista Antonello Salis;

2002
”Italian Tour”, con il cantautore italo-svizzero Pippo Pollina;

2003
”European Tour”, ancora la tournèe con Pippo Pollina -
si fa strada la passione il bandoneon;

2004
”Cominciamo Bene", la trasmissione di Corrado Tedeschi in onda su “Rai Tre” -
”Recital tour ,"con Pippo Pollina ed Enzo Sutera e, insieme ai due, la partecipazione al “Festival di
Mantova” (diretta TV, sul circuito “Odeon”) -
”Fiera di Primiero (Jazz Festival)”, nel suo “Trio Tango Jazz”, suona con Chris Von Hoffmann (batteria)
e Beat Ramseier (contrabbasso) -
”Live Bar Casablanca”, partecipa alla registrazione (Faenza - Teatro Masini) dell’omonimo cd di Pippo Pollina, accanto a Walter Kaiser (batteria) e Javier Girotto (fiati);

2005
”Live in Italia" , è nel dvd live di Pippo Pollina per regia di Christian Geisler (video maker tedesco) -
”Trio Tango Jazz”, vive una nuova edizione con Fabian Kuratli (batteria) e André Pousaz (contrabbasso);

2006
"Live at Bazillus", partecipa alla registrazione del cd live" con il Trio Lauschangriff -
”Swiss Jazz Orchestra”, suona, come special guest, a Berna -
"Naxos", la registrazione del cd del chitarrista Francesco Buzzurro (prod. Mare Nostrum) -
”Aziyz”, viene realizzato il cd di Antonello Messina, il disco (prodotto e distribuito, in Italia e all'estero, dalla label Dodicilune) si avvale del contributo alcuni tra i migliori jazzisti italiani: Ettore Fioravanti,Fabrizio Bosso, Luca Lo Bianco, Fabio Rizzo (è presente, con la sua voce, anche Peppe Voltarelli) ;

produzioni teatrali

Collaborando con il “Teatro Branciforti” (Bagheria), con l'attore Roberto Sardina e con la regista Rosamaria Spena, Antonello Messina realizza le produzioni musical - teatrali:

"Walking" di M. Padovano ( da autori vari);
"A Sud di..." (da autori vari):
"Il fumo e le spine" (da autori vari):
"Eva, dolce Eva" ( dal lavoro di M. Jurgens).

collaborazioni

Ettore Fioravanti, Fabrizio Bosso, Riccardo Tesi, Antonello Salis, Javier Girotto, Walter Kaiser, Vincenzo Mancuso, Giuseppe Milici, Gianni Gebbia, Claudio Cusumano, Mimmo Cafiero, Luca Lo Bianco, Francesco Buzzurro, Orazio Maugeri, Fabio Rizzo, Giovanni Mattaliano, Dusan Novakov, Enès Seferovic, Christophe Leu, Fabian Kuratli, Andrè Pousaz, Daniel Woodtli, Omri, Hason, Lorenz Bayeler, Wege Wuethrich, Gregor Frei, Herbie Kopf, Beat Ramseier, Chris Von Hoffmann, Sebastian Piekarek, Francis Coletta, Norbert Pfammatter, Baenz Oester, Dominic Egli, Swiss Jazz Orchestra.


www.antonellomessina.it

Edited by eliana8 - 30/4/2008, 05:23
 
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eliana8
view post Posted on 27/4/2008, 17:13




Ecco la copia dell'articolo di Anneli Berndt... leggete gente, leggete!!!

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Edited by eliana8 - 27/5/2008, 16:28
 
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eliana8
view post Posted on 30/4/2008, 04:37




Peppeeeeeeeeeeeeee... “ah, quante cose belle che ti direi”… ma dire tutto non posso, non per mancanza di tempo o di volontà, ma perché è impossibile trovare le parole giuste, parole che non risultino riduttive.

Non so se è dappertutto così o se solo a Catania si sono create delle “dinamiche” particolari, ma giuro che quando Peppe, Antonello e Mauro “entrano in gioco, la folla si apre, il campo si sgombera e intorno a loro si aprono voragini, crepe, fenditure, enormi solchi”. Osservarli insieme è un'esperienza unica! Mauro coccola Peppe e lo riprende come un genitore attento, premuroso e autorevole. Un manager come non ce ne sono più: si preoccupa, si diverte, freme, soffre, esulta... alla Jerry Maguire, per intenderci. Il suo entusiasmo è contagiosissimo! E’ lui il carburante!!! Lo spettacolo poi è un capolavoro: Peppe e Antonello sono un matrimonio perfetto, ascoltarli è come assistere a due diversi spettacoli contemporaneamente. Incredibile ma vero: sono una coppia straordinaria e allo stesso tempo riescono a mantenere intatta la loro individualità, la loro personalità: si amalgamano perfettamente, ma non si fondono mai, sono una bellissima e gustosissima composizione di frutta, non un frullato… e l’arte dell’uno, non offusca e non copre quella dell’altro, ma la valorizza, la esalta.

Quando si ascolta per la prima volta un artista si ha l’esigenza di identificarlo in un genere o di associarlo a qualche altro artista. Così, per dare un’idea di Peppe a chi non lo conosceva ancora, le mie associazioni erano: Giorgio Gaber per l’ironia, Paolo Conte per la classe, Domenico Modugno per l’intensità, Rino Gaetano per la vivacità, Fred Buscaglione per la teatralità dei suoi brani, Bruce Springsteen per la grinta e Carla Fracci per l’agilità. Ma la verità è che Peppe è semplicemente se stesso, è unico, e il genere che fa è solo suo. Certo, è normale ispirarsi a qualcuno. Un punto di partenza è necessario per arrivare! Del resto, “l’originale assoluto” non esiste, sarebbe impossibile crescere senza nessun tipo di influenza. Ma, come dice Montale, è proprio attraverso questo processo che il genio, poi, trova se stesso… il genio, appunto!!!

Ho assistito ai suoi concerti a Catania ogni sera… ebbene, ogni sera, uno spettacolo nuovo! A parte la scaletta che non era mai fissa, anche le sue introduzioni ai brani (tanto agognate dal pubblico perché divertentissime) non erano mai le stesse, e perfino l’interpretazione dei suoi pezzi cambiava ogni volta. Così, per esempio, ho avuto modo di apprezzare “Distratto ma però” sia in versione comico/brillante, sia in versione malinconico/passionale, oppure di cogliere ogni sera diverse sfumature in “L’anima è vulata” scoprendo nuove emozioni ogni volta… e poi l’ho visto divertirsi divertendoci con “Come faccio con te”, con “Leggero leggero”, con “Italiani superstar” o con “Turismo in quantità”. Una vera forza della natura… che Antonello, per niente spiazzato, segue e accompagna in tutte le sue “follie” e, a volte, prendendo lui stesso l’iniziativa.

La bellezza di Peppe e Antonello è proprio questa, oltre al loro appurato e indiscusso talento, la voglia e la capacità di giocare. Sono due professionisti seri che hanno l’intelligenza di non prendersi troppo sul serio! E con una insostenibile leggerezza raccontano e sdrammatizzano l’amore disincantato, il bisogno d’amare e d’essere amati, la “paura di dividersi” (con la conseguente rassegnazione ad “andare avanti” col “padrone” che "non si vuole")… e poi storie di vinti, storie di “predetti” scandali politici, storie di emigranti, e poi ironia, tanta ironia, ironia “a fetere”.

I fortunati che sono venuti giorno 22 hanno potuto godere anche della presenza del mitico, e a noi caro, Carlo Muratori che, sul finale del concerto, si è unito al duo, intonando alcune canzoni del suo repertorio. Particolarmente emozionante, la bellissima e struggente “Nassirya”, tratta dal suo ultimo album “La signora del Giardino”.

E… dopo i concerti, sapete cosa ascoltavano in auto, Mauro, Peppe e Antonello? Carlo Muratori a tutto volume!!!

Per quanto riguarda le signore presenti in sala, a giudicare dai commenti, sono state letteralmente conquistate dalle appassionate interpretazioni di Peppe. In particolare, con le parole di “distratto ma però” (che a volte suonavano come una minaccia, altre come una promessa), Peppe ha realizzato molti punti… del resto, minacce o promesse che siano, a quale donna non piacerebbe sentirsi dire quelle cose in quella maniera?

Io personalmente mi sono divertita moltissimo e ho riso, ho riso tanto! Sì, è vero, io “rido bene lo so”… e non è un “complimento” che faccio a me stessa! Semmai, forse, “è un alibi”… e va bene, lo ammetto: qualche volta la lacrimuccia è scappata pure a me!

Edited by eliana8 - 30/4/2008, 13:03
 
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eliana8
view post Posted on 27/5/2008, 15:37




Dovete sapere che io ho la fortuna di avere l'articolo senza tagli che Anneli Berndt ha scritto per il concerto di Peppe Voltarelli e Antonello Messina... Purtroppo spesso, per motivi di spazio, i giornali sono costretti a rimpicciolire gli articoli, ma noi, come dicevo anche ad Anneli, qui non abbiamo problemi di spazio e non approfittarne sarebbe un vero peccato!!! Quindi eccovi qui di seguito l'articolo di Anneli per intero...

leggete gente, leggete... e godete pure (è proprio il caso di dirlo!!!)

Mercoledì 23 aprile 2008: ancora una volta il binomio Canovaccio Artista si è rivelato vincente.
Gli spettatori, a loro perfetto agio nel familiare e confortevole piccolo teatro, sono stati catturati dalla bravura e versatilità dello straordinario Peppe Voltarelli e dall’abilità del pianista jazz Antonello Messina, felici entrambi dell’attenzione vivissima che la sala strapiena dedicava loro.
La coppia artistica molto affiatata ha fatto divertire, ridere, riflettere un pubblico eterogeneo che ha seguito con attenzione, ilarità e a tratti commozione lo spettacolo che mai ha dato cenni di cedimento.

Scandendo il ritmo ad occhi chiusi e con leggeri movimenti del capo coperto da un berrettino cresciuto con lui, Antonello Messina al pianoforte ha sapientemente e con molta dolcezza introdotto un Peppe Voltarelli compunto e quasi emozionato, in giacca di pelle grigia e cravatta rosa, jeans logori e rattoppati, imponente bracciale d’argento e orologio lunare.

Quasi bisbiglia nel microfono le prime parole di saluto, qualcuno del pubblico è tentato di dirgli ‘voce’ non sapendo quello che l’attende nei prossimi cinquanta minuti.
Come un vezzo biascica un’introduzione un po’ stentata: s’impappina veramente oppure è una scena studiata a tavolino? S’interroga il pubblico che non lo conosce ancora.
Sembra maldestro col microfono (durante lo spettacolo ne farà cadere uno, lo recupererà e gli farà le coccole come ad un gattino), s’avvicina, s’allontana, misura le distanze, quasi con circospezione inizia a cantare.
Rapidamente però s’infervora eseguendo i brani della sua più recente fatica discografica DISTRATTO MA PERO’.
Gli sguardi d’intesa con Antonello Messina consentono una perfetta sincronia, lo spettacolo finto goffo prende il balzo, assume toni di grande maestria.
Non si capisce da dove, improvvisamente e inaspettatamente, gli arrivi tutta quella voce. Come fosse riuscito a nasconderla in un corpo così minuto resterà un mistero per molti. Senza preavviso, quasi senza garbo, la fa vibrare possente e feroce nel microfono, si resta sconcertati. Subito dopo lo si perdona mentre mima passi di danza da giovinetta di buona famiglia alla sbarra con l’asta del microfono piegata in orizzontale.

Sembra che racconti e canti barzellette, Peppe Voltarelli, con quell’aria disordinata e scompigliato com’è, ma volendo seguire attentamente i testi delle sue canzoni inevitabilmente si visitano luoghi di amarezza, disillusione, protesta, fallimenti.
Nondimeno canta anche l’amore, Voltarelli, ripercorre Modugno nell’amore e abnegazione della coppia di pescespada mentre nella sua struggente ‘L’Anima è vulata’ ruba sfacciatamente i cuori delle signore presenti che per poco più di 3 minuti ne diventano senza eccezioni protagoniste.




Grazie ancora Anneli!!! Sei stata GRANDE!!! Rileggere il tuo articolo è come riassaporare le atmosfere di quelle magiche serate... Invece chi non era presente, leggendo il tuo articolo, ha la sensazione di esserci stato pure lui!!!

BRAVA STUPENDA SUPERLATIVA e tanto, tanto, tanto EMOZIONANTE!!!

:abbraccio: :bacio:

Edited by eliana8 - 27/5/2008, 16:53
 
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