MALINCONIA

MALINCONIA

Lenta una lacrima solca le mie gote
una spina trafigge il mio cuore,
un caldo raggio m’importuna lo sguardo,

provo a ripercorrere il vuoto sentiero,
a ritrovare l’anfora perduta
nei sollazzi estivi, nelle risa primaverili

di una vita senza te, che sei fuggito
in un pomeriggio dal mio cuore in tempesta,
dalla mia nave che vagava alla ricerca di un porto;

forse il tempo degli sguardi rapiti,
delle notturne lacrime
delle diurne risa

č tramontato, svanito, crollato
il castello onirico,
il volto da me amato

s’č perso in mezzo a una folla
che ignara continua il suo andare,
lontano dalla nostra stella

il nostro sole, la nostra luna
sono svaniti insieme
alla nostra cieca fortuna.

Ritroveremo le nostre anfore…?

Lisa76
19 giugno 1995

Queste parole hanno il potere di portarmi indietro nel tempo "nei sollazzi estivi, nelle risa primaverili" e farmi riassaporare antichi ricordi... "di sguardi rapiti... notturne lacrime... diurne risa...".

E' strano come a volte riemergano improvvisamente certi ricordi che credevamo avere seppellito per sempre assieme a sentimenti, lettere, fotografie, regali ricevuti... Ti ritrovi per caso ad ascoltare una musica o a riconoscere la fragranza di un profumo o a leggere una poesia... e per un attimo, tutto quello che credevi ormai spento si riaccende e per un attimo rivive e torna a vibrare e a farti vibrare... Ah... malinconia... come altro chiamarla?

Grazie Serena, per avere condiviso con noi... la tua bella e struggente
"malinconia"...

Grazie...
sai cosa penso?
che il linguaggio della poesia č universale nel vero senso della parola...
la poesia nasce come espressione intima dei propri sentimenti
per elevarsi a messaggera di un linguaggio che parla al cuore con il cuore...

Baci
Serena