teatro del canovaccio

Stagione teatrale 2008/2009

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eliana8
view post Posted on 12/12/2008, 01:33




Teatro del Canovaccio Stagione 2008 / 2009

La stagione si apre con “Tartufo” di Moliere, una satira contro l’ipocrisia. Il termine “tartuffe” in francese antico indicava non solo il prelibato e costoso tubero usato in cucina, ma anche un truffatore, un disonesto. E’ proprio un disonesto di nome Tartufo, il protagonista della vicenda, un impostore che, come dice lo stesso Moliere: “avendo pochi mezzi e molta ambizione senza alcuno dei doni per soddisfarla onestamente, risoluto tuttavia a saziarla a qualunque prezzo, sceglie la via dell’impocrisia (lettre sur la comédie de l’imposteur)”. Così, come afferma Moliere stesso in una presentazione della commedia al re di Francia: "il compito della commedia è quello di correggere gli uomini divertendoli, presentando i vizi e i difetti in modo anche esagerato".Regia Elio Gimbo, con Piero Sammataro, Giuseppe Calaciura, Saro Pizzuto, Eliana Esposito, Salvo Musumeci, Maria Grazia Cavallaro, Fiorenza Barbagallo, Sabrina Tellico, Giancarlo La Piana, Gabriele Arena, Orazio Arena, Daniele Scalia.

Il 10 e l'11 gennaio andremo in trasferta al Piccolo Teatro di Catania con “9 carusi che non si sa” di Piero Sammataro.
"1881 a Caltanissetta nella miniera di Gessolungo: uno scoppio di gas fece esplodere una delle gallerie causando la morte di sessantaquattro esseri umani, minatori della pirrera.
C’è un piccolo cimitero con sessantaquattro piccole croci costruito in ricordo di quella tragedia.
A lato, due grandi lapidi con i nomi delle vittime; ma di quei nomi, nove sono rimasti anonimi perché non attribuibili, segnati con una X e accanto la parola CARUSO. Non furono mai riconosciuti.
Quando il mio amico Mario Zurli, nel 2002, mi portò a visitare il cimitero, dalla mia commozione emerse il titolo del mio lavoro teatrale: NOVE CARUSI CHE NON SI SA. Le “morti bianche”. Quanti hanno lasciato la vita sotto quei massi e respirando la polvere gialla hanno concluso anzitempo il loro passaggio terreno. Quanti ancora nel mondo tracceranno col loro sangue i cunicoli maledetti? (Piero Sammataro)"
Di Piero Sammataro e Valerio Cattano, regia Piero Sammataro, musiche originali Pietro Cavalieri.

Dal 12 al 15 febbraio "Io Eros, e tu?" La produzione è del Centro Teatro Studi di Ragusa, per la regia di Franco Giorgio, le scene sono di Daniela Antoci, i costumi di Rosy Bellomia, le coreografie di Gaia Giuffrida. Lo spettacolo comprende tre brevi atti unici scritti negli anni '93-'94 da tre donne: "Il contrattino" di Luciana Luppi, "Io Eros, tu eri" di Stefania Porrino e "Bagnati dai raggi della luna" di Adriana Martino. I tre testi analizzano il difficile e irrisolto rapporto tra i due sessi visto da un punto di vista femminile ed alla base c'è una fine critica di costume, pungente e sarcastica. Con Eliana Esposito, Salvo Musumeci, Massimo Giustolisi, Laura Di Stefano, Fiorenza Barbagallo, Saro Pizzuto.

Dal 19 al 22 Marzo: "Il berretto a sonagli" di Pirandello. Questa commedia derivata dalle novelle “La verita’” e “Certi obblighi”, fu rappresentata in lingua italiana per la prima volta a Roma nel 1923. La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spano’, amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo “pupo”, cioe’ la sua rispettabilita’ e la “faccia”.
Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria” quella che fa ragionare ed evita i disastri. Secondo Campa portiamo tutti sulla fronte tre corde cpme d’orologio: “la seria, la civile, la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in societa’, ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte...; su la tempia destra, c’e’ la corda seria, per parlare seriamente, a quattr’occhi; a sinistra la corda pazza...quella che fa perdere la vista degli occhi... ed uno non sa piu’ quello che fa”.Regia Piero Sammataro.

Dal 16 al 19 Aprile: "Spettacolo di improvvisazione teatrale". Su indicazioni date dal pubblico gli attori improvviseranno ogni sera uno spettacolo diverso. Nessun copione, nessuna prova, nessun regista, solo la fantasia e l’inventiva degli attori in scena. Ne vedrete delle belle con l’unica tipologia di spettacolo al mondo dove la memoria non serve!!!
L’improvvisazione teatrale nasce a Montreal nel 1977 grazie a due attori canadesi, Robert Gravel e Yvon Leduc. Ben presto nascono Leghe di Improvvisazione in tutto il mondo, in Italia nel 1987 nasce a Firenze la LIIT, Lega Italiana Improvvisazione Teatrale fondata e diretta da Bruno Cortini, Daniela Morozzi e Fiamma Negri.
L’improvvisazione in Sicilia rinasce nel 2007 per volontà di un nuovo gruppo di attori professionisti coordinati dal fondatore della LIIT, Bruno Cortini. Il gruppo che è di Catania si chiama "Improvvisazione a delinquere".

Dal 14 al 17 Maggio: "Cunfidenzi di Martoglio". Tratto da più commedie di Nino Martoglio, commediografo, poeta, sceneggiatore e regista, vissuto a Catania tra l’ottocento e il novecento. “Il suo linguaggio – come dice Pirandello - è semplice e scorrevole, e nonostante il bagno nei canti popolari, ha qualcosa di letterario, di fine, come il linguaggio digiacomiano che è il vero modello a cui si rifà; e anche quando il poeta catanese descrive, la descrizione non è mai fine a se stessa, vibra sempre dei sentimenti dell'autore. I personaggi delle sue opere sono volutamente testimoni di un mondo in costante evoluzione e mescolano difetti e qualità: sono buoni e cattivi, furbi e ingenui, signorotti squattrinati, popolani truffaldini e temuti malandrini in continua ricerca di un contegno dignitoso nei confronti della vita, essi fanno di tutto al fine di sbarcare il lunario e, sebbene producano effetti fortemente esilaranti, rappresentano una condizione di isolamento, di emarginazione, di alienazione dal vivere comune. È un universo, quello martogliano, ricco di archetipi collettivi, un microcosmo dove tutto viene descritto per mezzo di un tono molto semplice ed elementare, intento a svelare gli aspetti più peculiari e veri della sicilianità”.Di Eliana Esposito, regia Elio Gimbo, con Cosimo Coltraro.


Signore e signori... la locandina:

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Edited by eliana8 - 12/12/2008, 02:33
 
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eliana8
view post Posted on 12/12/2008, 02:50




Leggi l'articolo di StepOne sulla stagione teatrale del Canovaccio:

“Per me il teatro del Canovaccio è come la Fortezza dei Cavalieri che si trova al confine tra Libano, Siria ed Israele; si tratta di un rifugio costruito su una spianata desertica da un vecchio cavaliere ai tempi delle crociate come punto di riferimento, bombola d’ossigeno per i pellegrini indifesi ed i viandanti bisognosi di ospitalità e difesa”. Queste parole del regista Elio Gimbo riepilogano perfettamente ciò che si prova quando si ha la fortuna di sentirsi parte della grande famiglia del Canovaccio, non solo come attori o registi, ma anche come recensori o semplici spettatori. Prosegue Gimbo “è come una bolla in cui si può stare in apnea, rispetto a ciò che c’è fuori, luogo in cui – miracolosamente - si fondono interessi, passioni e prospettive di persone per le quali e con le quali vale la pena fare teatro!”.

La promessa di Giuseppe Calaciura, uno dei “fratelli” fondatori (data la giovane età), insieme alla bella coetanea Eliana Esposito e ai due veterani Salvo Musumeci e Saro Pizzuto, è quella di mantenere le proprie tradizioni, presentando anche quest’anno sei spettacoli che riguardano un’ampia gamma di generi (tra cui classici, commedia brillante, dialettale ed improvvisazione), senza mai trascurare l’apporto prezioso di Piero Sammataro, ribattezzato “padre spirituale” della compagnia (fondatore della scuola di recitazione La Bottega dei Mastri Artigiani, ndr).
Si partirà giovedì 20 novembre con “Il Tartufo” di Molière, messo in scena da Elio Gimbo: satira dedicata all’attualità che si presenta tutta come un enorme falla, dalla sanità, all’istruzione, fino al teatro stesso. Attraverso un classico della drammaturgia francese, si ripercorre una fenomenologia di tipi, i tartufi, da sempre esistiti e tuttora al governo nella società attuale e sclerotizzata. Si prosegue i giorni 10 e 11 Gennaio con uno spostamento di natura logistica presso il Piccolo Teatro in via Ciccaglione per assistere a un kolossal del Canovaccio dal titolo “Nove carusi che non si sa”, voluto, scritto e musicato dal maestro Sammataro. Una scommessa che nasce da un fatto realmente e tristemente accaduto in una miniera di Caltanissetta nel 1981 e che causò molte vittime, tra cui nove bambini non identificati al momento della morte (e sconosciuti anche da vivi, quando venivano sfruttati in condizioni di lavoro durissime nelle cave).

Casualmente a San Valentino capita uno spettacolo inedito “Io Eros! E tu?” di produzione del Centro Teatro Studi, che tratta i temi scottanti del sesso e dell’amore. Eliana Esposito, Laura Di Stefano e Fiorenza Barbagallo assieme a Salvo Musumeci, Massimo Goiustolisi e Saro Pizzuto reciteranno singolari brani riguardanti la stessa sfera tematica, arrivando tutte alla medesima scorata conclusione. L’amore è una cosa complicata.

Dal 19 al 22 Marzo viene proposto un classico, uno degli spettacoli più inscenati di sempre, “Il Berretto a sonagli” di Pirandello, ma questa volta “secondo Sammataro”, che saturo delle innumerevoli versioni in giro, afferma di aver trovato proprio al Canovaccio la molla che l’ha portato a realizzarlo in una maniera molto particolare. Mentre dal 14 al 17 Maggio si continuerà il viaggio già fortunatamente intrapreso lo scorso anno nel mondo del pregevole autore catanese con l’opera “Cunfidenzi di Martoglio” che propone dei testi tratti da “L’altalena”, “Nica” e “L’aria del continente”, adattamento di Eliana Esposito per la regia di Elio Gimbo.

Vera chicca di quest’anno è uno spettacolo che ne racchiude infiniti. Si tratta del format “La sfida” ideato nell’ambito del teatro del Canovaccio dove si è avvertita l’esigenza di recuperare l’improvvisazione teatrale, un genere un po’ troppo sottovalutato nel modus teatrandi di oggi. Il gruppo “Improvvisazione a delinquere” nasce con questo scopo e si basa su quel filo metaforico che si innesta senza il bisogno o dovere di parlare, che porta ad un grande lavoro su di sè-attore ed il pubblico, ad una consapevolezza di comicità surreale. In tre parole, un teatro interattivo, divertente ma intelligente. Data l'inaspettata risposta del pubblico, lo spettacolo è inserito nel calendario dal 16 al 19 aprile 2009. Se è vero che il teatro è il luogo simbolico dove ci si incontra e si scontra all’insegna di un dialogo, lo spettacolo La Sfida rappresenta il migliore contributo a questa causa.

di Benedetta Motta
 
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_fix
view post Posted on 20/12/2008, 19:49




CITAZIONE (eliana8 @ 12/12/2008, 01:33)
Teatro del Canovaccio Stagione 2008 / 2009


Signore e signori... la locandina:

(IMG:http://img411.imageshack.us/img411/7001/200809tx3.jpg)

Ciao Eliana; se vuoi riportare anche sulla megattera il cartellone della tua rassegna, fallo senza problemi. noi a berve aggiorneremo tutti sulle nostre iniziative.

Ciao

Daniele
 
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2 replies since 12/12/2008, 01:33   1092 views
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