Teatro del Canovaccio Stagione 2008 / 2009
La stagione si apre con
“Tartufo” di Moliere, una satira contro l’ipocrisia. Il termine “tartuffe” in francese antico indicava non solo il prelibato e costoso tubero usato in cucina, ma anche un truffatore, un disonesto. E’ proprio un disonesto di nome Tartufo, il protagonista della vicenda, un impostore che, come dice lo stesso Moliere:
“avendo pochi mezzi e molta ambizione senza alcuno dei doni per soddisfarla onestamente, risoluto tuttavia a saziarla a qualunque prezzo, sceglie la via dell’impocrisia (lettre sur la comédie de l’imposteur)”. Così, come afferma Moliere stesso in una presentazione della commedia al re di Francia:
"il compito della commedia è quello di correggere gli uomini divertendoli, presentando i vizi e i difetti in modo anche esagerato".Regia Elio Gimbo, con Piero Sammataro, Giuseppe Calaciura, Saro Pizzuto, Eliana Esposito, Salvo Musumeci, Maria Grazia Cavallaro, Fiorenza Barbagallo, Sabrina Tellico, Giancarlo La Piana, Gabriele Arena, Orazio Arena, Daniele Scalia.
Il 10 e l'11 gennaio andremo in trasferta al Piccolo Teatro di Catania con “
9 carusi che non si sa” di Piero Sammataro.
"1881 a Caltanissetta nella miniera di Gessolungo: uno scoppio di gas fece esplodere una delle gallerie causando la morte di sessantaquattro esseri umani, minatori della pirrera.
C’è un piccolo cimitero con sessantaquattro piccole croci costruito in ricordo di quella tragedia.
A lato, due grandi lapidi con i nomi delle vittime; ma di quei nomi, nove sono rimasti anonimi perché non attribuibili, segnati con una X e accanto la parola CARUSO. Non furono mai riconosciuti.
Quando il mio amico Mario Zurli, nel 2002, mi portò a visitare il cimitero, dalla mia commozione emerse il titolo del mio lavoro teatrale: NOVE CARUSI CHE NON SI SA. Le “morti bianche”. Quanti hanno lasciato la vita sotto quei massi e respirando la polvere gialla hanno concluso anzitempo il loro passaggio terreno. Quanti ancora nel mondo tracceranno col loro sangue i cunicoli maledetti? (Piero Sammataro)"Di Piero Sammataro e Valerio Cattano, regia Piero Sammataro, musiche originali Pietro Cavalieri.
Dal 12 al 15 febbraio
"Io Eros, e tu?" La produzione è del Centro Teatro Studi di Ragusa, per la regia di Franco Giorgio, le scene sono di Daniela Antoci, i costumi di Rosy Bellomia, le coreografie di Gaia Giuffrida. Lo spettacolo comprende tre brevi atti unici scritti negli anni '93-'94 da tre donne: "Il contrattino" di Luciana Luppi, "Io Eros, tu eri" di Stefania Porrino e "Bagnati dai raggi della luna" di Adriana Martino. I tre testi analizzano il difficile e irrisolto rapporto tra i due sessi visto da un punto di vista femminile ed alla base c'è una fine critica di costume, pungente e sarcastica. Con Eliana Esposito, Salvo Musumeci, Massimo Giustolisi, Laura Di Stefano, Fiorenza Barbagallo, Saro Pizzuto.
Dal 19 al 22 Marzo:
"Il berretto a sonagli" di Pirandello. Questa commedia derivata dalle novelle “La verita’” e “Certi obblighi”, fu rappresentata in lingua italiana per la prima volta a Roma nel 1923. La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spano’, amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo “pupo”, cioe’ la sua rispettabilita’ e la “faccia”.
Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria” quella che fa ragionare ed evita i disastri. Secondo Campa portiamo tutti sulla fronte tre corde cpme d’orologio:
“la seria, la civile, la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in societa’, ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte...; su la tempia destra, c’e’ la corda seria, per parlare seriamente, a quattr’occhi; a sinistra la corda pazza...quella che fa perdere la vista degli occhi... ed uno non sa piu’ quello che fa”.Regia Piero Sammataro.
Dal 16 al 19 Aprile: "
Spettacolo di improvvisazione teatrale". Su indicazioni date dal pubblico gli attori improvviseranno ogni sera uno spettacolo diverso. Nessun copione, nessuna prova, nessun regista, solo la fantasia e l’inventiva degli attori in scena. Ne vedrete delle belle con l’unica tipologia di spettacolo al mondo dove la memoria non serve!!!
L’improvvisazione teatrale nasce a Montreal nel 1977 grazie a due attori canadesi, Robert Gravel e Yvon Leduc. Ben presto nascono Leghe di Improvvisazione in tutto il mondo, in Italia nel 1987 nasce a Firenze la LIIT, Lega Italiana Improvvisazione Teatrale fondata e diretta da Bruno Cortini, Daniela Morozzi e Fiamma Negri.
L’improvvisazione in Sicilia rinasce nel 2007 per volontà di un nuovo gruppo di attori professionisti coordinati dal fondatore della LIIT, Bruno Cortini. Il gruppo che è di Catania si chiama "Improvvisazione a delinquere".
Dal 14 al 17 Maggio: "
Cunfidenzi di Martoglio". Tratto da più commedie di Nino Martoglio, commediografo, poeta, sceneggiatore e regista, vissuto a Catania tra l’ottocento e il novecento.
“Il suo linguaggio – come dice Pirandello - è semplice e scorrevole, e nonostante il bagno nei canti popolari, ha qualcosa di letterario, di fine, come il linguaggio digiacomiano che è il vero modello a cui si rifà; e anche quando il poeta catanese descrive, la descrizione non è mai fine a se stessa, vibra sempre dei sentimenti dell'autore. I personaggi delle sue opere sono volutamente testimoni di un mondo in costante evoluzione e mescolano difetti e qualità: sono buoni e cattivi, furbi e ingenui, signorotti squattrinati, popolani truffaldini e temuti malandrini in continua ricerca di un contegno dignitoso nei confronti della vita, essi fanno di tutto al fine di sbarcare il lunario e, sebbene producano effetti fortemente esilaranti, rappresentano una condizione di isolamento, di emarginazione, di alienazione dal vivere comune. È un universo, quello martogliano, ricco di archetipi collettivi, un microcosmo dove tutto viene descritto per mezzo di un tono molto semplice ed elementare, intento a svelare gli aspetti più peculiari e veri della sicilianità”.Di Eliana Esposito, regia Elio Gimbo, con Cosimo Coltraro.
Signore e signori... la locandina:
Edited by eliana8 - 12/12/2008, 02:33