teatro del canovaccio

150 anni di Unità d'Italia, "Fratelli d'Italia. Dov'è la vittoria?"

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eliana8
view post Posted on 18/10/2010, 05:30




Il conto alla rovescia è partito, tra non molto cominceranno in tutta Italia le celebrazioni per i 150 anni di Unità. Io per l'occasione sto scrivendo un testo teatrale che andrà in scena a fine maggio al Teatro del Canovaccio dal titolo "Fratelli d'Italia, dov'è la vittoria?"...

Il titolo è abbastanza chiaro e riassume in poche parole la mia posizione al riguardo. Avrei potuto chiamare il mio copione "150 anni di bugie" (o "150 anni di minchiati", per dirla alla catanese), ma alla fine ho optato per un titolo che non suonasse come un verdetto.

Vi ripropongo le note di presentazione dello spettacolo:

"Per liquidare i popoli... - scrive Milan Kundera ne "Il libro del riso e dell'oblio" - ...si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo incomincia lentamente a dimenticare quello che è stato.” Ma se è vero come è vero che la storia la scrivono i vincitori, è altrettanto vero che le bugie, per quanto ben architettate, hanno le gambe corte e, a lungo andare, fanno fatica a stare al passo con la verità che nel frattempo incalza. “Lo stato italiano... - scriveva Gramsci su "Ordine Nuovo" - ...è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole squartando, fucilando e seppellendo vivi i contadini poveri, che scrittori salariati tentarono di infamare col nome di briganti”. E se ripercorrendo la storia, scoprissimo che Garibaldi non è stato l'eroe che ci hanno fatto osannare, che l'Unità d'Italia si è ottenuta col sangue e sulla pelle dei meridionali, che la spedizione dei mille è stata finanziata dalle massonerie e coadiuvata dalle mafie, che i piemontesi non ci hanno liberato ma colonizzato, che i Savoia hanno ripulito le nostre casse, che Vittorio Emanuele II non era un galantuomo com'è stato dipinto dagli storici di regime ma un lestofante (tra l'altro anche sgrammaticato), che i sabaudi sono stati i precursori del nazismo inventando i lager per i meridionali ribelli e le vasche di calce per scioglierci dentro i cadaveri dei reclusi, cosa accadrebbe? Probabilmente la cosa potrebbe sconcertare disorientare, sconvolgere. Ma la verità non deve fare paura, perché la verità rende liberi, non discrimina, non ha titoli, non chiede referenze, non è razzista, né classista, né snob, non è bigotta, non è leziosa, non fa distinzioni di religione, non ha non ha colore politico, non è di destra, né di sinistra, non si compra, non si affitta, non si vende, non si presta, non è proprietà privata, la verità è un bene che appartiene a tutti: nord e sud, ricchi e poveri, vincitori e vinti.

Edited by eliana8 - 15/2/2011, 03:58
 
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Solitario*
view post Posted on 18/10/2010, 11:30




Bellissimo Eliana.
Proprio in questi giorni sto leggendo il libro di Pino Aprile.
Cose che sapevo ma, lette tutte insieme, fanno impressione.
Brava, dai anche tu una mano a risvegliare l'orgoglio terrone.! :)

Mandami tutto il materiale che hai sul tuo spettacolo.
 
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eliana8
view post Posted on 18/10/2010, 13:06




Ciao Solitario bedduuuuuuuuu... Ti ringrazio sempre per la tua disponibilità.

In questo momento sono in fase di studio e mi sto documentando... Pino Aprile è un grande e ho goduto leggendo ogni sillaba scritta da quell'uomo. Ma ci sono altri libri illuminanti sull'argomento. Inoltre, per avere una visione completa, conoscere anche gli argomenti dell'altra campana e non rischiare di non essere obiettiva, leggo anche la "concorrenza"... adesso è il turno de "Il sacco del Nord" di Luca Ricolfi.

Studiando si scoprono cose interessanti e curiose... per esempio sapevate che Ricciotti Garibaldi, figlio di Giuseppe, indignato per i soprusi della nuova Italia nei confronti del meridione, andò a combattere con i briganti? E non fu un caso sporadico, tanti garibaldini si schierarono dalla parte dei briganti partecipando alle insurrezioni meridionali.

Ancora lo spettacolo non è completo... quindi se avete letture da consigliare, aneddoti da raccontare, curiosità, documenti da condividere, critiche, teorie, opinioni su Risorgimento, Briganti, Garibaldini, Regno delle due Sicilie, Borbonici, Savoia e quant'altro... fate un fischio da queste parti...

Sol, ancora grazie!
:abbraccio:

Edited by eliana8 - 18/10/2010, 15:36
 
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eliana8
view post Posted on 23/1/2011, 04:30




Qualche sera fa, ed esattamente il 20 gennaio, alla trasmissione "Parla con me" di Serena Dandini c'era ospite il giornalista Aldo Cazzullo che presentava il suo libro "Viva l'Italia"... Mi sono arrabbiata talmente tanto dopo le balle che gli ho sentito dire sull'unità d'Italia, su Garibaldi e sui nostri briganti che ho sentito l'urgenza di scrivere una mail alla redazione per ribattere le stronzate che ha sbandierato. Sinceramente mi aspettavo di più anche da Dario Vergassola che solitamente è pungente e cinico, ma anche il suo intervento è stato deludente, il comico infatti si è limitato a ironizzare sul titolo del libro e su qualche personaggio citato nel testo di Cazzullo.

Nella mia mail ho solo toccato l'argomento Unità d'Italia e ho preferito stendere un velo pietoso su tutte le altre assurdità che sono state dette in trasmissione, ma (qui non voglio contenermi) come può una persona intelligente, riferendosi a Mirafiori, dire che era giusto che vincesse il SI??? E come si può arrivare quasi a giustificare il comportamento dell'innominato (non voglio nemmeno pronunciare quel nome) dando la colpa dei suoi bunga bunga con le minorenni alla sua solitudine, al suo bisogno di sentirsi ancora amato e ammirato e alle cattive amicizie? Sembrava quasi che si stesse parlando degli errori banali di un ragazzino ingenuo ed inesperto e non delle gravi responsabilità di un uomo di 75 anni che è anche Presidente del Consiglio. Inorridisco!

Comunque vi riporto la mail che ho spedito a "Parla con me":

CITAZIONE
Ho assistito alla puntata dove c'è stato ospite Cazzullo... il cui solo nome dovrebbe già dare un'idea del suo valore effettivo e della sua credibilità. Ha scritto il suo libro "Viva l'Italia" calpestando la memoria di chi ha subito questo grido sulla propria pelle a suon di fucilate, stupri, lager, umiliazioni, fame, privazioni, morte. Mi riferisco alle centinaia di migliaia di vittime che ha fatto il risorgimento.
"Garibaldi portò con sé a Caprera soltanto un sacco di fave e uno scatolone di merluzzo secco?" Poverino! Ma dimentica il signor Cazzullo che Garibaldi, alla gente del sud, rubò cose ben più preziose di quadri e ori: libertà, dignità, vita. Sono innumerevoli gli episodi vergognosi che si possono citare per smascherare una volta per tutte questo falso eroe... c'è solo l'imbarazzo della scelta! Ne cito uno su tutti: i fatti di Bronte. Lo stesso Garibaldi, in una lettera del 1868 indirizzata all'attrice Adelaide Cairoli, ammette: "Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato odio".
Ma al grande Garibaldi e complici dobbiamo però una cosa importante: l'entrata della Mafia e della Camorra nella vita sociale, nella vita economica e in quella politica. Grazie a Garibaldi e ai Savoia le organizzazioni criminali da parassitarie, diventarono imprenditoriali e politiche.

Il regno delle due Sicilie era ricchissimo mentre i Savoia erano indebitati fino al collo, l'unità d'Italia fu la scusa per fare cassa unica. La favola dell'Unità d'Italia è stata inventata dai Piemontesi per cancellare la memoria di un popolo e soprattutto per fare dimenticare ai meridionali il furto subito. Il sud non fu annesso al regno sabaudo, fu colonizzato dall'esercito sabaudo! L'unità d'Italia fu una sanguinosissima guerra civile durata più di 10 anni.

Nel 1920 Gramsci su Ordine Nuovo scriveva: "Lo stato italiano (leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti".

Sembra proprio che Gramsci si riferisse a gente come Cazzullo! E che cazzullo!

Per correttezza, ma anche per giustizia e par condicio, dovreste invitare in trasmissione Pino Aprile, autore del best seller "terroni".

Ringraziando per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
eliana esposito



Edited by eliana8 - 15/2/2011, 04:05
 
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ofotografo65
view post Posted on 30/1/2011, 11:35




ciao Eliana...argomento interessante...anche io stò facendo ricerche in merito a collegamenti su le associazioni criminali e Garibaldi nel lontano 1861
perchè con amici di una pro loco...che devono organizzare una manifastazione sulla legalità...io gli ho consigliato di farla sui briganti e connetterla alla legalità riabilitando i briganti e facendo comprendere a chi si deve la vera nascità dell'italia...
buontutto...
 
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eliana8
view post Posted on 7/2/2011, 02:55




Ciao Ofotografo, benvenuto!

Hai fatto bene a dare quel consiglio al tuo amico! Più siamo a interessarci all'argomento e a diffondere la verità, meglio è!

Se dovessi avere bisogno di materiale o di informazioni, non esitare a contattarmi!

Grazie... e buontutto anche a te!
...eliana
:abbraccio:
 
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eliana8
view post Posted on 28/4/2011, 05:21




Il copione sull'unità d'Italia è pronto. Oggi ho messo il punto definitivo. Tra un mese si va in scena!
 
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6 replies since 18/10/2010, 05:22   1848 views
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